Momenti rubati - Teheran - by Paola |
«Domani ti porto in un posto speciale»
Così mi hai scritto ieri sera mentre arrabattavo qualcosa da mangiare al bazar. E la fame immediatamente è passata.
Torno a casa, lascio che il mio peso si inglobi nel materasso fra le lenzuola che sanno di bucato e penso che d’amore non è mai morto nessuno ma il cuore si ferma a volte e sembra non voler ripartire più.
Mattino, scendo le scale, mi aspetti, sul sedile un sacchetto con due dolci al miele. “Il viaggio è lungo dici”.
Traffico, osservo te che guidi fissando la strada, ma a volte il tuoi occhi incrociano i miei in un dialogo muto.
Tanti occhi ti hanno visto prima dei miei; mi prendi la mano e la appoggi con la tua sul cambio prima, seconda fino alla quarta, premi l'acceleratore su qualcosa che di marce non ne vuole conoscere, basta andare avanti, basta che resti.
Ho letto migliaia di libri,visti altrettanti film, ma lì è tutto più facile che qui.
Deglutisco poteva essere un bacio e invece ti dico:
“ Lontano da qui,
a mille chilometri dall’idea di giusto o sbagliato
vi è in luogo.
Laggiù io ti aspetterò”
“Laggiù dove? “ chiedi tu.
“Laggiù dove io mi faccio mare e tu onda”
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