lunedì 30 dicembre 2013

L'osservatore

Una strada di Barcellona - by Paola

Percepiamo il tempo solo osservando ciò che passa, ciò che cambia - pensò - .
E così un bel giorno decise di affacciarsi ad un balcone ad osservare.
E vide una bambina piangere perché il suo palloncino era volato via, un uomo correre perché in ritardo per il lavoro, due ragazzi passeggiare tenendosi per mano e parlando fitto, un uomo e una donna litigare,  un giocoliere gettare in aria i suoi birilli e riprenderli ad uno ad uno....e vide ancora tante cose, tante persone, tanti eventi.
Sentì la pioggia cadere mentre osservava, senti il pallido sole scaldarlo e sentì poi l’arsura dei giorni più caldi e i primi freddi d’autunno.
Osservò e osservò ancora mentre il tempo passava finché una notte sentì un gran rumore, musica e grida festose e tanta gente ballare per strada...
Osservò ancora e capì che un anno era passato. Un anno dove aveva osservato la vita degli altri ma non aveva vissuto la sua.
Scese allora per strada e si unì a quella bambina, a quell’uomo, a quei ragazzi a tutte quelle persone.
Scese in strada e non osservò più.


lunedì 9 dicembre 2013

La porta

Tempio buddista - Kyoto - by Paola

Improvvisamente nel suo peregrinare si trovò di fronte ad una porta dal colore così vivace che feriva i suoi occhi stanchi.
Nulla a destra nulla a sinistra, due sole possibili le scelte: girare il nero pomolo e vedere cosa ci fosse oppure tornare indietro.
Non ci voleva coraggio in quella scelta o meglio era solo necessario avere il coraggio di scegliere.

“La strada che non presi

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l'altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l'aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.

Ed entrambe quella mattina erano lì uguali
con foglie che nessun passo aveva annerito.

Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un'altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io-
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.”
( Robert Frost )

venerdì 6 dicembre 2013

Mi mancherai Madiba

Su un muro di Berlino - by Paola

 "Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso" ( Nelson Mandela)

Mi mancherai Madiba, mi mancherà il tuo coraggio, la tua determinazione, la tua forza, il tuo pensiero, il tuo perdono. Buon viaggio !

mercoledì 4 dicembre 2013

La fine sa parlare

Resti sulla spiaggia - Santa Maria del Focallo - Ispica - by Paola
"Tutto nell'universo è. È fatto di un elemento.  Che è una nota, una sola nota. Gli atomi sono in realtà vibrazioni, sai, che sono estensioni della grande nota. Tutto è una nota." 
(dall'album Lumpy Gravy  Frank Zappa)

mercoledì 6 novembre 2013

Osservare il cielo

Piazza Gae Aulenti Milano - by Paola
                                                             Cielo d'autunno
                                                        ed è un brivido.
                                                               Un'ombra
                                                                         sul mio cielo.

martedì 24 settembre 2013

Il viaggio

Dune - Santa Maria del Focallo - by Paola

Osservava da lontano quelle dune e pensava che mai avrebbe potuto farcela a superarle.
Era una piccola formica, sentiva già il suo piccolo corpo dolorante al pensiero di quello sforzo che aveva solo pensato di fare.
Ma era stanca di avventure pensate e mai avute e forse la soluzione più semplice era solo quella di reagire e iniziare il viaggio.

lunedì 16 settembre 2013

Un riparo

Dettagli sulla spiaggia - by Paola-
                                       Qui le più fragili mie foglie, e tuttavia quelle che più
                                       forti resisteranno,
                                       qui copro e nascondo i miei pensieri, non voglio
                                       rivelarli,
                                       e tuttavia essi mi rivelano più che tutti gli altri miei
                                       versi. ( Walt Withman)

venerdì 30 agosto 2013

Il ricordo

La bottega dello stagnino - Scicli - by Paola

Un pomeriggio caldo, una strada deserta, sulla destra appare una piccola porta al cui esterno sono ammassati decine di oggetti.
Sulla soglia si staglia la figura di un uomo che domanda : “ Da dove venite?” Alla parola Milano si apre in un fiume di ricordi.
La sua partenza da quella piccola casa due metri per tre dove viveva con i genitori, l’arrivo a Milano e la sistemazione in una stanza buia e fredda con altre 11 persone.
I giacigli per terra, la mancanza di acqua e luce, il lavoro e la sera lo sguardo verso la Madonnina e la silenziosa preghiera per il ritorno a casa.
Lo sguardo fiero si anima ed è come rimanere sospesi nel tempo del ricordo e le immagini evocate dalla sua voce si stagliano nitide davanti agli occhi.
I ricordi non si abbattono hanno radici profonde, non li puoi tagliare ricresceranno sempre.
Un pomeriggio caldo, una strada deserta, un Uomo e il suo Ricordo.

mercoledì 28 agosto 2013

Estate

Al mercato - Pozzallo- by Paola
A volte la vita si mostra  per un solo istante in tutta la sua sovrumana dolcezza

domenica 21 luglio 2013

Osservatori silenziosi

Stazione di Polizia - Rue de Dausmenil - Parigi - by Paola

Fermi, immobili in un silenzio denso, osservano.
Come sono pesanti i loro giorni senza vita.

domenica 14 luglio 2013

L'uomo spezzato

Scultura di Igor Mitoraj - Milano - by Paola
La curva dell'occhio punta dritta al cuore per cercare in quel costante ticchettio la ragione della vita.

"Non vivere su questa terra 
come un estraneo
e come un vagabondo sognatore.

Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare,
ma prima di tutto credi all'uomo.

Ama le nuvole, le macchine, i libri,
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca,
dell'astro che si spegne,
dell'animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza 
e il dolore dell'uomo.

Ti diano gioia
tutti i beni della terra:
l'ombra e la luce ti diano gioia,
le quattro stagioni ti diano gioia,
ma soprattutto, a piene mani,
ti dia gioia l'uomo!

( Nazim Hikmet)

lunedì 8 luglio 2013

Loneliness

Village St. Paul -Marais - Parigi - by Paola

Fuggire dalla solitudine vivendo in città sempre più compresse per  poi ritrovare sé stessi solo in un attimo di solitudine.

sabato 6 luglio 2013

Full Colors

Tela di Keit Haring - Museo di Arte Moderna Parigi - by Paola


(...) La ragazza smise di suonare e si voltò, sorrise all’uomo che era arrivato alle sue spalle e si alzò per abbracciarlo.
Lo aiutò a togliersi l’impermeabile grigio e insieme si sedettero sul piccolo divano accanto al pianoforte parlandosi fitto fitto.
Ad un tratto la ragazza alzò gli occhi e fissò per un attimo il quadro appeso alla parete di fronte a loro che rappresentava un uomo vestito di grigio seduto su una sedia e stranamente l’uomo non c’era più.

venerdì 5 luglio 2013

Grey

Torre Eiffel - Parigi - by Paola

(...) Quel mattino dall’unica finestra della sala posta a destra della sua sedia si intravedeva un cielo grigio e piccole gocce di pioggia si rincorrevano sul vetro.
Lui osservo la sua divisa grigia, il linoleum a terra grigio e le pareti grigie.
L’unica nota di colore era il quadro alla parete, quella grande tela che abitava in quella stanza da almeno quarant’anni.
Si sedette e cominciò a osservarne i particolari: una ragazza seduta di spalle su una sedia, il busto eretto le braccia tese in avanti a sfiorare i tasti di un pianoforte.
I capelli castani con qua è là dei piccoli tratteggi color dell’oro, che la luce faceva risaltare nel grigio della sala.
La testa leggermente inclinata a sinistra, i piedi, avvolte in scarpette rosse, appoggiati ai pedali.
E in fondo una piccola finestra la cui luce si appoggiava delicatamente sulle mani rendendole vive.
Dei passi in lontananza lo riportarono alla realtà, un visitatore entrò nella sala e si frappose fra lui ed il quadro provocandogli un senso di fastidio come se quel corpo avvolto in un impermeabile grigio avesse interrotto qualcosa. (...)

giovedì 4 luglio 2013

Red

Moulin Rouge - Parigi - by Paola

Ogni volta che il colore rosso appariva sulla sua strada ne era attratto, non riusciva a distoglierne lo sguardo: un cartellone pubblicitario, il menu di un ristorante, lo svolazzare di una gonna.
Ne rimaneva magnetizzato e per un attimo la sua vita si riempiva di colore.
D’altra parte il suo lavoro di custode in un piccolo museo non era molto colorata.
Quella mattina il suo sguardo fu attratto da un piccolo foglio rosso che spinto dal vento si alzava e danzando nell’aria dipingeva nel cielo grigio piccole ellissi colorate.
“Sarà una buon giorno” pensò e a grandi passi salì le scale del vecchio palazzo ed entrò.
Appoggio il badge sul rilevatore di presenze e il suono metallico decretò che anche per quella mattina la sua giornata era iniziata.
Eccola là la sua sedia nella penultima sala a destra, davanti a quel quadro che ormai conosceva a memoria ma che ogni giorno ristudiava nei minimi dettagli, quasi che nella notte avesse potuto cambiare.
Si appese il badge alla giacca e si sedette nell’attesa di vedere sfilare davanti a sè come ogni giorno i pochi visitatori che da lì a pochi minuti avrebbero varcato la soglia del museo. ( ...)

domenica 2 giugno 2013

Senza parole

Le mani di Buddha - Nara- by Paola
Un giorno il Buddha si presentò davanti all'assemblea dei monaci. Tutti si aspettavano che egli tenesse uno dei suoi abituali sermoni per illustrare la dottrina, il (dharma). Ma il maestro, quella volta, non disse nulla.
A un certo punto, sempre senza pronunciare parola, sollevò con una mano un fiore. I monaci restarono in attesa che dicesse qualcosa; egli però se ne stava immobile e silenzioso con quel fiore in mano, e osservava i loro volti.
All'improvviso il suo sguardo si fermò su Kasyapa.
Kasyapa sorrise.
Anche il Buddha sorrise. ( Racconto zen)

mercoledì 29 maggio 2013

Le strade

Central Park - New York - by Paola
Poi  non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare. ( A. Baricco)

domenica 26 maggio 2013

Armonia

New York Street - by Paola - 
                                       " Bisogna avere un caos dentro per generare una stella danzante "
                                                                                   ( F. Nietzche )

sabato 18 maggio 2013

Tenerezza


Tenerezza - Tokyo-by Paola
Come in un sogno appare la tua immagine,
disegnato in una nuvola si mostra il tuo sorriso
e io piango riconoscendovi la purezza.

mercoledì 3 aprile 2013

E' così che ti frega la vita.....

Marza - by Paola
Gli erano entrate negli occhi, quelle immagini, come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata. Se le sarebbe portate dietro per sempre. Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva. ( da Castelli di Rabbia di Alessandro Baricco)

martedì 26 febbraio 2013

Libertà è partecipazione

Harlem - New York - by Paola
Truth stood on one side and Ease on the other; it has often been so. ( Theodore Parker)

martedì 15 gennaio 2013

Ho sceso

Tacheles - Berlino - by Paola
...."Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio,
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue".
(Eugenio Montale)