Torre Eiffel - Parigi - by Paola |
(...) Quel mattino dall’unica finestra della sala posta a destra della sua sedia si intravedeva un cielo grigio e piccole gocce di pioggia si rincorrevano sul vetro.
Lui osservo la sua divisa grigia, il linoleum a terra grigio e le pareti grigie.
L’unica nota di colore era il quadro alla parete, quella grande tela che abitava in quella stanza da almeno quarant’anni.
Si sedette e cominciò a osservarne i particolari: una ragazza seduta di spalle su una sedia, il busto eretto le braccia tese in avanti a sfiorare i tasti di un pianoforte.
I capelli castani con qua è là dei piccoli tratteggi color dell’oro, che la luce faceva risaltare nel grigio della sala.
La testa leggermente inclinata a sinistra, i piedi, avvolte in scarpette rosse, appoggiati ai pedali.
E in fondo una piccola finestra la cui luce si appoggiava delicatamente sulle mani rendendole vive.
Dei passi in lontananza lo riportarono alla realtà, un visitatore entrò nella sala e si frappose fra lui ed il quadro provocandogli un senso di fastidio come se quel corpo avvolto in un impermeabile grigio avesse interrotto qualcosa. (...)
Ma, ...no sarebbe la scena del quadro la vera realtà?
RispondiEliminapodi-.
Chi può saperlo?
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